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Perchè le termocamere nelle infiltrazioni non servono a niente

Se stai lottando contro infiltrazioni d’acqua e umidità in casa, penso che una delle domande che ti tengono sveglio la notte sia proprio questa: da dove diamine arriva tutta quest’acqua? Rispondere a questa domanda è tutt’altro che scontato e una delle cose di cui potresti aver sentito parlare in merito è una cosiddetta indagine termografica, mediante l’utilizzo di termocamere.

Uno dei temi più caldi riguardante il settore dei risanamenti edili infatti, è proprio la diagnosi delle problematiche di acqua e umidità che affliggono gli edifici.

Una buona fase di diagnosi infatti, dovrebbe sempre essere in grado di stabilire con certezza la causa delle infiltrazioni e di indicare la tipologia di interventi necessari, meglio se il tutto avviene per iscritto, come dico sempre.

Ma c’è un problema più grosso.

Nella stragrande maggioranza dei casi infatti, il punto attraverso il quale l’acqua si infiltra causando il degrado in atto sulle tue mura, non è visibile ad occhio nudo ma è “nascosto” in corrispondenza dei vari elementi strutturali che compongono l’ossatura del tuo fabbricato.

Per esempio, se noti infiltrazioni o umidità sul pavimento del tuo locale interrato, l’acqua potrebbe in realtà farsi strada attraverso le fondamenta, che sono ovviamente coperte dai vari strati che compongono un normale pavimento.

In questo caso tu vedrai ovviamente gli aloni bagnati ma difficilmente sarai in grado di distinguere uno o più punti precisi da cui si propagano le infiltrazioni.

Diagnosticare la causa, senza disfare mezza casa

Eh già, perché l’unico modo che ti permette di stabilire con assoluta certezza le cause di un’infiltrazione, sarebbe quello di demolire tutto ciò che “nasconde” il problema e mettere a nudo la situazione.

Soprattutto se sei in fase di preventivazione e vorresti sapere a che tipo di spesa andrai in contro per i lavori di risanamento, è normale che tu, prima di procedere con ogni tipo di lavoro invasivo, voglia ricevere un preventivo e valutare in un secondo momento se proseguire o meno.

Proprio l’esigenza di conoscere l’entità delle opere PRIMA di mettere mano alla casa, fa sì che ciascuna azienda adotti le proprie strategie per diagnosticare il problema senza ricorrere a sondaggi invasivi sul fabbricato.

Ed è qui che entrano in gioco le termocamere.

Ma cos’è esattamente una termocamera?

Una termocamera (o telecamera termografica) è un particolare tipo di videocamera in grado di ottenere delle immagini termografiche.

In buona sostanza, è in grado di tracciare una cosiddetta “mappa di temperatura delle superfici” e quindi di evidenziare zone più calde o più fredde di un edificio.

Ecco un esempio di immagine termografica del soffitto di una stanza:

Come puoi vedere, l’immagine non conserva i colori originali ma assegna ad ogni pixel un colore diverso a seconda della temperatura rilevata.

Ai punti più freddi vengono assegnati i colori più scuri, e mano a mano che le temperature salgono i colori diventano via via più chiari.

Le termocamere nelle infiltrazioni

Come e perché vengono utilizzate quindi le termocamere nelle infiltrazioni?

Il ragionamento di base è che i punti attraverso i quali l’acqua filtra in un edificio siano ovviamente più freddi rispetto alle porzioni di fabbricato non intaccate dalle perdite e quindi asciutte.

Essendo la termocamera in grado di rilevare e indicare i punti più freddi rispetto a quelli più caldi, viene logico pensare che attraverso l’uso di una termocamera sia di fatto possibile individuare l’origine delle infiltrazioni semplicemente effettuando un’indagine termografica.

Il ragionamento che appare del tutto logico sulla carta, viene in realtà smentito all’atto pratico.

Perché non è possibile rilevare i punti esatti di un’infiltrazione attraverso l’impiego delle termocamere?

La questione è molto semplice.

Il fatto è che quando si ha a che fare con infiltrazioni d’acqua e conseguente umidità, le zone coinvolte dal fenomeno (e quindi più fredde) sono molto estese.

La tua casa, proprio come una spugna, assorbe pian piano tutta l’acqua che si infiltra e, analizzando le immagini alla termocamera, non è possibile distinguere il punto esatto dal quale ha origine l’infiltrazione, in quanto tutti i muri, il pavimento o il soffitto, sono zuppi di acqua e risultano pertanto freddi nella stessa misura.

Ora guarda questa foto, che ritrae un pavimento ed una porzione di muratura in una stanza interrata:

Sapresti dirmi dov’è il punto preciso dal quale l’acqua si infiltra bagnando poi i muri?

Detta in parole povere: sapresti dirmi dov’è il buco da tappare?

Ovviamente no.

E non perché tu non sia un esperto ma proprio perché, quando si è alle prese con infiltrazioni, l’acqua con ogni probabilità si è propagata in un’area molto diffusa e la termografia non farà altro che colorare con un colore molto scuro l’intera area bagnata, rendendo impossibile distinguere la fonte di tale umidità.

Ripeto, neanche il tecnico esperto che impugna la termocamera è in grado, guardando questo tipo di immagine, di estrapolarne una diagnosi che possa poi rivelarsi utile.

Ecco infatti che la relativa didascalia trovata all’interno della perizia recita: Termogramma alla base di un’altra muratura interna: anche in questo caso le macchie più scure evidenziate nella foto rilevano la presenza di umidità attiva all’interno delle strutture, come confermato dall’analisi igrometrica.”

In poche parole la termografia non fa altro che dire “i muri sono umidi”.

Ora, che i muri fossero umidi lo si vedeva anche ad occhio nudo, non c’era certo bisogno di fare un termogramma per capirlo!

Perché quindi capita spesso che vengano impiegate a questo scopo?

Parto innanzitutto col dire che le termocamere sono degli strumenti eccezionali, se adoperati per il giusto scopo.

Se prendiamo in esame un caso di muffa e umidità murale dovuta a condensa per esempio, l’utilizzo di questo tipo di attrezzatura può essere di grande aiuto, in quanto è in grado di rivelare con ottima precisione i cosiddetti ponti termici (ossia i punti più freddi di un fabbricato) che sono la causa principale di questa tipologia di problema.

L’utilizzo delle termocamere nei casi di infiltrazione avviene solitamente ad opera delle aziende che si occupano di ricerca perdite, ossia si occupano di redigere delle perizie in cui analizzano in maniera scientifica tutta una serie di dati relativi al fabbricato, ivi compresa l’indagine termografica.

Come ho spiegato nel mio libro “Modalità Cecchino”, questo tipo di indagine viene di solito redatta nell’ambito di appalti pubblici o lavori su grandi infrastrutture, dove le figure coinvolte sono tante e diverse e c’è bisogno di un approccio molto più istituzionale, analitico, scientifico e anche burocratico.

Si sa, la macchina burocratica italiana ha bisogno di dati, ha bisogno di tradurre in numeri e dichiarazioni ufficiali una situazione per la quale basterebbero altrimenti poche parole.

Che ci piaccia o no, è così.

Ma sei sicuro di avere bisogno di tutto ciò?

A mio modesto parere, penso che l’utilizzo delle termocamere nei casi di infiltrazione, non abbia altra utilità se non quella di accontentare le istituzioni e impressionare le persone meno esperte facendo un po’ di scena.

Oltretutto, va precisato che questo tipo di indagine ha un costo che normalmente si aggira tra i 1.500 ed i 3.000 euro, non proprio una spesuccia da niente insomma.

L’unica soluzione

Come andrebbe quindi diagnosticata correttamente una situazione di acqua e umidità in casa?

Purtroppo (o per fortuna) il capitale umano e l’esperienza dei tecnici riveste ancora un’importanza maggiore rispetto alle macchine.

La conoscenza delle varie tipologie di costruzioni in uso nella tua zona nel corso delle varie epoche costruttive, unita all’esperienza pratica dell’affrontare quotidianamente questo tipo di situazioni, alla fine fa tutta la differenza del mondo.

Solo chi conosce a fondo il campo di battaglia nonché il tuo nemico sarà in grado di farlo fuori al primo colpo e senza troppe perdite.

Ora sta a te decidere: di cosa ritieni di avere maggiormente bisogno?

Pensi di aver bisogno di quaranta pagine di informazioni “vuote” pagate a peso d’oro oppure hai bisogno di poche pagine ben fatte e ricche di sostanza?

A mio avviso, nei casi di risanamento domestico privato, affidarsi alle aziende di ricerca perdite non è di per sé sbagliato o controproducente, ma è solo uno spreco di risorse.

Ciò che ti serve davvero è una figura che ti metta per iscritto le cause e le possibili soluzioni e si faccia poi carico sotto la propria responsabilità di svolgere i lavori necessari, fornendo tutte le garanzie del caso.

Cosa che peraltro non avviene con le aziende di ricerca perdite, in quanto una volta fatta la perizia e suggerito sommariamente il tipo di intervento, dovrai arrangiarti a trovare un’impresa che svolga i lavori.

A questo sbattimento si aggiungono i fattori responsabilità e garanzia: chi si prenderà la responsabilità di rispondere di eventuali inefficienze dei lavori eseguiti?

La ditta di ricerca perdite che ha suggerito gli interventi da eseguire o l’impresa che ha fatto materialmente i lavori?

Per esperienza ti posso dire che 99 volte su 100 l’impresa darà la colpa alla ditta di ricerca perdite e viceversa.

E in mezzo ci sei tu, con il cosiddetto cerino in mano.

Riepilogando

La termocamera è uno strumento molto utile, se utilizzato nel giusto ambito.

Nel caso in cui la tua abitazione sia alle prese con infiltrazioni d’acqua e umidità invece, questo strumento non è semplicemente in grado di darti delle informazioni utili, ma non farà altro che rilevare ciò che era visibile già ad occhio nudo.

Il motivo? Semplice, le termocamere non sono nate per scovare le infiltrazioni ma per creare delle mappe di temperatura di ciò che inquadrano.

Pertanto, l’unica strada che ti mette davvero al sicuro e non ti fa sprecare risorse inutili, è quella di trovare qualcuno che ti metta per iscritto cause e possibili soluzioni e si occupi poi in prima persona di eseguire i lavori che ritiene opportuni, possibilmente nella maniera meno invasiva possibile e con garanzia.

Solo in questo modo sarai sicuro che la persona alla quale ti sei affidato porti a termine con successo la propria missione, senza possibilità di scampo.

Se abiti in Friuli Venezia Giulia o Veneto, quella persona potrei essere io (puoi mandarmi una richiesta senza impegno cliccando qui), altrimenti puoi cominciare la tua ricerca (internet va benissimo) ed eventualmente scriverci un’e-mail per chiederci dei consigli/suggerimenti.

Qualora invece desiderassi scoprire altri dettagli un po’ più tecnici legati al tipo di soluzione da adottare a seconda della tua situazione, ti consiglio di scaricare una delle guide gratuite che ho preparato appositamente per te, le puoi trovare qui.

Bene, giunti a questo punto, penso di aver detto pressochè tutto quello che c’era da dire sull’argomento.

Ora non mi resta che augurarti un Buon Risanamento!

Ernesto Piccinato

Responsabile tecnico e fondatore dell’azienda “Risanedil – Garanzia completa contro acqua e umidità”, nonché ideatore dell’esclusivo sistema “Modalità Cecchino – Risolvi al primo colpo, senza distruggere casa”.